Il balletto mediatico di queste ore è davvero di basso profilo. L’idea che si arrivi alla disputa politica nell’ambito dello schieramento di maggioranza di Montesilvano sulla pelle dei migranti e dei rifugiati, è un gioco al massacro nei confronti di chi arriva in Italia in fuga da enormi tragedie legate ai cambiamenti climatici e a guerre.
In un periodo in cui si protrae da tempo la pressante richiesta del governo di una presenza europea nel sistema dell’accoglienza, sempre più spesso nei nostri comuni si fa uso del “problema” immigratorio solo in modo strumentale e senza nessuna etica. Unico obiettivo reale quello di ridisegnare nuove maggioranze e ottenere qualche assegnazione di postazioni o di un qualche assessorato.
È vergognoso.
Il sindaco propone di ridurre il numero dei migranti da 300 a 161, sostituendo i due centri d’accoglienza con una struttura SPRAR
I consiglieri facenti capo alla nuova formazione Montesilvano 2019 rilanciano: azzeriamo la presenza di migranti a ZERO.
La loro esistenza sul suolo del comune “disturba” i cittadini e gli operatori commerciali, gli stessi che si avvalgono del lavoro dei (per lo più) di sub sahariani per lavori che gli italiani non sono disponibili a svolgere.
E quando si dice che la realizzazione del centro SPRAR costerebbe 17.155 euro, come lo stipendio annuale di un operaio, si utilizza un’argomentazione patetica, un insulto all’intelligenza ed alla logica economica: sono “partite” non paragonabili, argomentazioni che servono solo a parlare alla pancia di persone messe in ginocchio dalla crisi, e a cui dare un capro espiatorio su cui sfogarsi.
Si pensi a governare processi globali come quelli migratori, in modo serio e senza questa intollerabili cadute di stile, e se non c’è più una maggioranza in grado di farlo, si torni al voto.
Daniele Licheri – Esecutivo Regionale Sinistra Italiana Abruzzo